© MASTROBERARDINO
SOCIETA’ AGRICOLA SRL
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ATRIPALDA (AV)
Sulla base delle analisi sulla ritenzione di CO2 effettuate da PricewaterhouseCoopers e Ernst&Young, Mastroberardino ha ridotto le emissioni di CO2 per 157.4 tonnellate attraverso l’acquisto e l’utilizzo di speciali sistemi di chiusura nel periodo che va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2019, e di 140.2 tonnellate dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2020
L’estensione e l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti
Restituzione delle cartucce toner e a inchiostro HP originali attraverso il programma HP Planet Partners. Rappresenta un impegno nei confronti dell’ambiente, utilizza questo processo di riciclo “a circuito chiuso” che ricicla tutte le cartucce restituite mediante processi con certificazione ISO 14001. Nessuna cartuccia viene smaltita in discarica e la plastica recuperata nel processo viene utilizzata per produrre nuove cartucce originali con la stessa qualità e affidabilità dei materiali di consumo originali.
La rigenerazione di un toner esausto permette di recuperare circa il 90% dei suoi componenti. Tutto ciò si traduce in una notevole diminuzione dei rifiuti plastici e inquinanti.
La riprogettazione del ciclo produttivo
Per le filtrazioni utilizziamo prodotti a base di fibre di cellulosa, silici e perliti, formulati per poter essere impiegati in filtrazione sostituendo efficacemente le farine fossili nella formazione del pannello. Rispetto alle farine fossili non sono classificati come pericolosi secondo la normativa vigente, possono quindi essere impiegati in piena sicurezza per l’operatore. Grazie alla scelta della materie prime e al tipo di lavorazione a cui sono sottoposte, formano un pannello ben omogeneo e di porosità costante che può essere sfruttato in tutto il suo spessore per un’ottimale filtrazione di profondità, riducendo così i consumi di prodotto.
La maggior parte dei lavaggi a scopo detergente di vasi vinari, macchine e attrezzature nei reparti di vinificazione, affinamento ed imbottigliamento, viene fatta con acqua calda. Ciò consente di realizzare anche un effetto sanificante, evitando così l’utilizzo di sostanze chimiche detergenti ad elevato impatto ambientale. Nei casi più difficili la detergenza viene effettuata con soluzioni diluite di soda tamponata o a base di enzimi, e la sanificazione viene effettuata con soluzioni diluite di acido percitrico, entrambi prodotti a basso impatto ambientale.
Per ridurre l’impatto ambientale e mantenere gli equilibri biologici della biomassa presente nell’impianto di depurazione, non vengono utilizzati prodotti caustici, a base di cloro o di sostanze acide impattanti in tal senso. Si utilizzano acqua, soda tamponata, acido percitrico ed enzimi proteolitici.
Per i nostri vini scegliamo bottiglie più leggere. Il vetro leggero consente di ridurre l’impiego di materie prime, il peso e i costi di trasporto. Il peso inferiore semplifica il trasporto presso clienti e consumatori e riduce i costi legati al trasporto e all’immagazzinamento. I vantaggi di questa nuova leggerezza vengono condivisi dai consumatori e dall’ambiente.
Risparmiare sul peso significa sprecare meno risorse. Il fabbisogno notevolmente ridotto di materie prime utilizzate per la produzione delle bottiglie in vetro leggero e la diminuzione del peso da trasportare determinano un evidente abbattimento delle emissioni di CO2 . Le bottiglie di vetro leggero hanno, da un punto di vista ecologico, gli stessi vantaggi delle bottiglie in vetro: sono completamente riciclabili e assolutamente neutrali nei confronti del loro contenuto.
Valorizzazione degli scarti di produzione
Le attività di connesse alla gestione dei residui di potatura del vigneto e quelle legate alla gestione dei residui e sottoprodotti di vinificazione costituiscono un anello importante per lo sviluppo e la stabilizzazione di un sistema virtuoso volto a migliorare la sostenibilità dell’intera filiera, a valorizzarne le diverse componenti e a ridurne l’impatto ambientale.
Le vinacce e le fecce vengono conferite in distilleria, i residui, che rappresentano uno scarto per la cantina, diventano risorse per la distilleria, che ha ambienti adeguati e attrezzati al loro trattamento. Alla fase di distillazione che segue la produzione nella filiera vitivinicola va riconosciuto il ruolo di aumentare la sostenibilità del ciclo produttivo.
I sarmenti prodotti dalla potatura delle viti vengono trinciati ed interrati andando a costituire fonte di sostanza organica per il terreno.
I fanghi prodotti dal trattamento dei nostri reflui sono privi di metalli e ricchi di sostanza organica, conformi alla composizione richiesta per l’uso come componenti del compost, vengono infatti conferiti ad appositi impianti che provvedono a miscelarli con altri rifiuti ligneo cellulosici e ne omogeneizzano la struttura con l’aggiunta di nutrienti come carbonio, azoto e microelementi in modo da consentirne la distribuzione sul terreno.
L’utilizzo del Compost, con l’apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (composti del fosforo e dell’azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.